Perugia: Il sacrista della cattedrale di San Lorenzo, Enzo Busani, è il nuovo presidente della FIUDACS, la Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/Sacristi

Perugia: Il sacrista della cattedrale di San Lorenzo, Enzo Busani, è il nuovo presidente della FIUDACS, la Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/Sacristi

È di Perugia il nuovo presidente della FIUDACS (Federazione Italiana Unioni Diocesane Addetti al Culto/Sacristi), che resterà in carica 5 anni, eletto durante l’Assemblea Nazionale, svoltasi a Roma la scorsa settimana: Enzo Busani, 53 anni, da 18 anni svolge la sua funzione di sacrista della cattedrale di San Lorenzo. Un lavoro nato quasi per caso, perché «stavo cercando di trovare una possibile occupazione presso una casa di accoglienza cattolica. Poi ho saputo che uno dei sacristi in cattedrale aveva deciso di interrompere il suo lavoro e sono andato a parlare con il camerlengo del Capitolo della Cattedrale, mons. Giovanni Battista Tiacci, indirizzato dal mio parroco del tempo a Castel del Piano, don Pietro Bozza».      

Siamo nel dicembre del 1997 e, dopo un periodo di prova per verificarne capacità e competenze, Enzo viene confermato nella sua funzione. «Ho imparato molto dal cavalier Fernando Tibidò – commenta, visibilmente emozionato –, che per oltre 50 anni della sua vita si è speso per la cattedrale. Ed è stato proprio lui a farmi entrare nel mondo della FIUDACS, perché mi delegava per partecipare alle assemblee. Oggi a Perugia siamo tre dipendenti, tutti iscritti alla federazione, per garantire turni di lavoro idonei per assicurare la giusta cura ed attenzione verso la cattedrale». 

Una federazione nata negli anni ‘50: fu il cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, patriarca di Venezia e futuro pontefice con il nome di Giovanni XXIII, a cercare di dare una logica alla dignità del lavoro dei tanti sagrestani nelle chiese. A questa necessità si unirono anche altre diocesi: le costituite unioni si riunirono così nell’attuale FIUDACS con l’obiettivo di assicurare un dignitoso contratto di lavoro per tutti i sacristi impiegati a tempo pieno e che di questo lavoro ne fanno la loro sussistenza economica e familiare, ma anche con il desiderio di garantire un’adeguata formazione liturgica, morale e spirituale a tutte le persone che si accingono a prestare la loro opera in favore della Chiesa per la cura e la manutenzione degli edifici sacri e per il corretto svolgimento di tutte le celebrazioni liturgiche. «Il sacrista è un lavoro per tutti, perché chiunque può svolgere certe mansioni – continua il nuovo presidente –; ma può non essere per tutti perché dietro al lavoro svolto c’è una spiritualità profonda. La vera importanza è far penetrare i sacristi nel mistero dell’Eucarestia».

Loro sono gli “uomini della porta”, usando una definizione del cardinale Carlo Maria Martini, chiamati a rappresentare la nuova frontiera dell’accoglienza: «Le porte delle nostre chiese sono sempre aperte per chi viene per visitare e gustare la bellezza artistica di questi luoghi di culto, ma anche e soprattutto per chi trova uno spazio per riposare in Cristo con la preghiera». Una sfida interessante per tutti i sacristi d’Italia, non solo per Enzo Busani, che conclude: «Sono felice di aver ricevuto questa “consacrazione” come presidente della FIUDACS. Il nostro programma fondamentale sarà sempre quello di essere al servizio, come lo siamo durante tutta la settimana, verso il prossimo».