Al Festival Internazionale del Giornalismo «La Voce» e «Umbria Radio» celebrano insieme il 60° e il 30° anno di attività

Al Festival Internazionale del Giornalismo «La Voce» e «Umbria Radio» celebrano insieme il 60° e il 30° anno di attività

            Si lasciano sempre più coinvolgere dal Festival Internazionale del Giornalismo, in svolgimento a Perugia dal 30 aprile al 4 maggio, anche i mezzi della Comunicazione sociale della Chiesa umbra come il settimanale «La Voce», che ha compiuto 60 anni a dicembre 2013, e «Umbria Radio», l’emittente diocesana perugina a diffusione regionale, che lo scorso 7 marzo ha tagliato il traguardo dei suoi primi 30 anni di attività. «Umbria Radio» segue da anni con propri servizi e lunghe dirette tutto il nutrito programma di questo importante evento giornalistico, che quest’anno ha tra i suoi protagonisti la stessa «Umbria Radio» insieme a «La Voce» rinnovatasi proprio trent’anni fa. Due media che sono soprattutto “Protagonisti in Umbria con 30 anni di comunicazione. La storia della radio e del settimanale delle Chiese dell’Umbria riletta dai suoi protagonisti in un tempo in cui l’integrazione con il web rappresenta una sfida ed una opportunità anche per l’informazione del territorio, presidio di democrazia e pluralismo”. E’ questa la tematica centrale dell’incontro-dibattito che il Festival Internazionale del Giornalismo ha riservato a «La Voce» e a «Umbria», in programma sabato 3 maggio, alle ore 18, presso la Sala del Dottorato delle Logge della cattedrale di San Lorenzo. All’incontro interverranno Marco Tarquinio, direttore de «Avvenire», Paolo Bustaffa, coordinatore di Eurocom - Giornalisti per l’Europa, Antonio Preziosi, già direttore di «Radio Uno», Elio Bromuri, direttore de «La Voce» e Paolo Giulietti, direttore di «Umbria Radio».

            Questi due mezzi della comunicazione delle Chiese dell’Umbria, a loro volta, hanno reso omaggio al Festival offrendo ai suoi partecipanti il concerto della Messa in Si minore - BWV 232 di Johann Sebastian Bach, che si terrà nella cattedrale di San Lorenzo sempre sabato 3 maggio (ore 21) e sarà eseguito dal Coro dell’Accademia degli Unisoni e dell’Orchestra da camera di Perugia (Direttore: Leonardo Lollini; Solisti: Marinella Pennicchi, e Maria Grazia Pittavini, soprani, Gloria Banditelli,contralto, Baltazar Zúñiga, tenore, e Mauro Borgioni, basso).

«L’iniziativa più incisiva ed eclatante – spiega mons. Bromuri sulle colonne del settimanale – sarà l’esecuzione della Messa in Si minore di Bach nel duomo di San Lorenzo. Qualcuno si domanderà che cosa c’entra Bach con questa ricorrenza. La risposta può essere brevissima come può anche dilungarsi molto. Brevissima: è la musica religiosa più bella, alta e profonda che sia stata mai scritta da un uomo. Vogliamo dire a tutti che la Chiesa in Umbria e coloro che svolgono il compito della comunicazione sono dentro questo orizzonte. L’orizzonte del Bello, del Sacro, di ciò che eleva l’anima e può suggerire pensieri di bontà e di pace a ogni persona, travalicando i confini della fede cristiana. Risposta più elaborata: un coro e un’orchestra espressioni del nostro territorio, hanno preparato questa esecuzione già realizzata alcuni mesi fa nella basilica di San Pietro a Perugia. È sembrato giusto valorizzare l’impegno e la preparazione e la competenza che, per una volta, fa dell’Umbria non solo un palcoscenico per attori e protagonisti, venuti da fuori, ma una espressione in prima persona di una propria vitalità. La Chiesa umbra vuole situarsi anche sul fronte della valorizzazione delle risorse, delle energie e della collaborazione regionale. È segno anche di un momento felice segnato dal fatto che la porpora cardinalizia, posta sulle spalle dell’arcivescovo Bassetti insieme alle responsabilità che comporta, fa salire di un gradino tutta la nostra storia ecclesiale e civile, che si vuole così esaltare».

Al concerto interverrà il cardinale Bassetti, che avrà occasione di salutare i partecipanti a questa significativa iniziativa e a quanti hanno seguito la cinque-giorni perugina del Festival Internazionale del Giornalismo.