Perugia: domenica 13 novembre chiusura della Porta Santa della cattedrale di San Lorenzo
Mancano pochi giorni alla chiusura delle Porte Sante delle chiese cattedrali di tutte le Diocesi del mondo, stabilita per domenica 13 novembre 2016 da papa Francesco nella Bolla Misericordiae Vultus. L'Eucaristia di chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia nelle Chiese particolari sarà unica e verrà celebrata nella cattedrale.
A Perugia la Porta Santa del duomo di San Lorenzo sarà chiusa dal cardinale Gualtiero Bassetti alle ore 18 di domenica prossima, alla cui celebrazione è invitata tutta la comunità diocesana come all’apertura, avvenuta il 13 dicembre 2015, che ha visto la partecipazione di diverse migliaia di fedeli. Nelle altre sette chiese dell’Archidiocesi in cui il cardinale ha stabilito che fosse aperta una Porta della Misericordia, si svolgerà una celebrazione eucaristica di ringraziamento, sabato 12 pomeriggio o domenica 13 mattina, presieduta dal vicario episcopale della Zona pastorale.
Il vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti traccia «un bilancio» degli eventi diocesani dell’Anno giubilare che sta per concludersi, pur ammettendo che «non è semplice, anche in forza di una diffusione che rende difficile rendersi conto di tutto quello che è accaduto. Certo è che le Porte della Misericordia sono state frequentate e hanno occasionato numerose iniziative di pellegrinaggio a livello locale».
«Sul versante della misericordia donata commenta mons. Giulietti –, il fatto di maggiore rilevanza è l’apertura di tre nuovi “Empori della Solidarietà”, a Sant’Andrea delle Fratte e a Ponte San Giovanni di Perugia e a Schiavo di Marsciano. Grazie a tale iniziativa, molti volontari nuovi e vecchi si sono mobilitati a favore delle famiglie in difficoltà, coinvolgendo privati e aziende nell’azione caritativa».
Il vescovo ausiliare, nell’avviarsi alla conclusione della sua riflessione (il cui testo integrale è riportato di seguito), evidenzia che «la chiusura del Giubileo straordinario sarà quindi l’occasione per una giusta soddisfazione per il cammino percorso, oltre che per il rammarico per quello che si sarebbe potuto viver meglio. Certamente la chiusura dell’Anno Santo non implicherà il diminuire o il cessare dell’impegno per vivere e donare misericordia: si può anzi dire che il successo del Giubileo si potrà valutare proprio dalla continuità attorno a tale tema».
Se è difficile tracciare un bilancio del Giubileo, comunque si possono cogliere dei «segnali positivi» di fede, come evidenzia un articolo del settimanale «La Voce» in edicola questo fine settimana a firma di Maria Rita Valli, direttrice dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. «Non si può sapere se e in che misura le persone che hanno attraversato le porte “sante” delle chiese giubilari hanno fatto esperienza della Misericordia di Dio – scrive la giornalista Valli –. Alcuni segnali, però, si possono cogliere nell’aumentato numero di persone che si sono accostate al sacramento della riconciliazione e in particolare di persone che non si confessavano da anni. Ed è un segnale positivo».
Il duplice obiettivo dell’Anno giubilare straordinario della Misericordia
L'Anno giubilare indetto da papa Francesco aveva il duplice obiettivo di favorire una rinnovata esperienza della misericordia da parte di Dio e di stimolarne l’esercizio verso i fratelli. Il tutto in una logica di diffusione diocesana, piuttosto che di concentrazione “romana”. Nella nostra Diocesi sono state aperte, oltre a quella della cattedrale, sette “Porte della Misericordia”, ciascuna associata a un’opera di carità, in modo che in un medesimo gesto le sue finalità potessero essere simbolicamente espresse.
Tracciare un bilancio non è semplice, anche in forza di una diffusione che rende difficile rendersi conto di tutto quello che è accaduto. Certo è che le Porte della Misericordia sono state frequentate e hanno occasionato numerose iniziative di pellegrinaggio a livello locale. Oltre alle parrocchie e alle associazioni, sono state diverse le categorie di fedeli che hanno vissuto il proprio Giubileo: gli operatori sanitari nella chiesa dell’ospedale, i giornalisti e i commercialisti in cattedrale, gli anziani, i poveri e i malati nella concattedrale di Città della Pieve.
Va anche sottolineato che soprattutto alcuni santuari giubilari hanno visto un significativo incremento delle confessioni individuali e delle celebrazioni penitenziali, grazie all’impegno straordinario dei preti e dei religiosi delle diverse zone.
Ad un livello ancora più basico, nella predicazione domenicale e nella catechesi, l’attenzione ad approfondire il senso della misericordia è stata significativamente presente.
Non sono mancati alcuni importanti eventi diocesani e regionali, come il pellegrinaggio in Terra Santa, l’incontro regionale del Clero e l’udienza delle diocesi umbre da papa Francesco. Alcune realtà ecclesiali hanno celebrato il proprio Giubileo a livello regionale, recandosi in pellegrinaggio nei santuari di Assisi e Collevalenza. Non sono mancati, poi, i pellegrinaggi a Roma o a Loreto di singoli, di gruppi e di parrocchie.
Sul versante della misericordia donata, il fatto di maggiore rilevanza è l’apertura di tre nuovi “Empori della Solidarietà”, a Sant’Andrea delle Fratte e a Ponte San Giovanni di Perugia e a Schiavo di Marsciano. Grazie a tale iniziativa, molti volontari nuovi e vecchi si sono mobilitati a favore delle famiglie in difficoltà, coinvolgendo privati e aziende nell’azione caritativa. Meno successo ha avuto la campagna di sensibilizzazione e di relativa raccolta fondi (fermatasi a circa 24.000 Euro rispetto all’obiettivo dei 100.000) attorno ai temi della fame e dello spreco alimentare. Segno che l’attitudine alla riflessione e al coinvolgimento delle comunità attorno ai temi della carità deve ancora crescere.
La chiusura del Giubileo straordinario sarà quindi l’occasione per una giusta soddisfazione per il cammino percorso, oltre che per il rammarico per quello che si sarebbe potuto viver meglio. Certamente la chiusura dell’Anno Santo non implicherà il diminuire o il cessare dell’impegno per vivere e donare misericordia: si può anzi dire che il successo del Giubileo si potrà valutare proprio dalla continuità attorno a tale tema.
+ Paolo Giulietti
Vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve