Perugia: Gli auguri del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti alla comunità musulmana, in occasione del Ramadan, rivolti attraverso l’imam Moh’d Abdel Qader

Perugia: Gli auguri del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti alla comunità musulmana, in occasione del Ramadan, rivolti attraverso l’imam Moh’d Abdel Qader

            All’inizio del Ramadan il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti formula gli auguri alla comunità musulmana, presente nell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, inviando un messaggio all’imam del capoluogo umbro, il dott. Imam Moh'd Abdel Qader. «Caro fratello – scrive il porporato –, il susseguirsi di eventi - positivi e negativi - che segna il nostro pellegrinaggio nel tempo, mi conferma nella convinzione che come cristiani e musulmani abbiamo il dovere irrinunciabile di diffondere la consapevolezza che è possibile vivere insieme e in pace, edificando una società più giusta e fraterna, degna dell'uomo fatto ad immagine di Dio creatore, attenta soprattutto a quanti sono segnati dalla sofferenza e dalla povertà».

«In questo inizio del Ramadan – conclude il cardinale –, uno dei pilastri fondamentali della vostra fede, desidero rinnovare a Lei e a tutta la comunità musulmana l'espressione della mia cordiale simpatia e l'assicurazione del mio ricordo e della mia preghiera al Dio Misericordioso».

All’augurio dell’arcivescovo Bassetti si associano l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, diretto da don Mauro Pesce, e il Centro ecumenico e universitario “San Martino” in Perugia, nel quale è cresciuto negli anni il dialogo tra la comunità cattolica e quella musulmana grazie alle attività culturali promosse dal Centro ecumenico con la partecipazione dello stesso imam Qader.

«L’osservanza del digiuno del Ramadan coinvolge anche nella nostra regione alcune migliaia di persone, e questo – sottolinea la presidente del Centro ecumenico Annarita Caponera – è uno dei cinque pilastri dell’Islam che chiede a tutti i musulmani praticanti adulti e sani, dalle prime luci dell’alba e fino al tramonto, di non mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Al tramonto il digiuno viene interrotto con un dattero o un bicchiere d’acqua. Poi segue il pasto serale. Il Ramadan – aggiunge la prof.ssa Caponera – dura 29/30 giorni e la sua fine quest’anno verrà celebrata martedì 5 luglio con la Festa di “id al-fitr”».