Perugia: il neo vescovo ausiliare mons. Giulietti al termine della sua ordinazione episcopale: «il mio servizio per una missione più coraggiosa e creativa e per una comunione ecclesiale più profonda ed estesa»
Al canto del Te Deum il neo vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve mons. Paolo Giulietti, ha percorso la navata centrale della cattedrale di San Lorenzo per impartire alle centinaia di fedeli la sua prima benedizione episcopale, al termine della solenne concelebrazione della sua ordinazione avvenuta nel pomeriggio del 10 agosto. E’ stato un momento molto commovente, salutato da un lungo applauso, che si è ripetuto dopo che mons. Giulietti, recatosi davanti alla splendida icona della Madonna della Grazia della cattedrale, ha letto la preghiera di affidamento della città alla protezione della Beata Vergine Maria scritta dal cardinale Gioacchino Pecci quando era vescovo di Perugia, divenuto Papa Leone XIII nel 1878.
Mons. Giulietti, nel prendere la parola, ha ricordato l’importanza per ogni credente di affidarsi al Signore e lasciare che il «seme seminato dia frutto», come «Gesù si è fatto seminare, impastare e mangiare».
Il neo vescovo ausiliare ha sottolineato la raccomandazione contenuta nella Bolla papale della sua nomina: “vedi di dare una mano”. «Mi piace che il mio ministero episcopale – ha aggiunto – sia iniziato nel segno del servizio, quello stesso che ha fatto san Lorenzo nella sua vita. E’ un servizio che mi impegnerà a fianco del cardinale per dargli una mano e che spero di poter fare bene con l’aiuto di Dio».
Concludendo, mons. Giulietti ha detto: «fino a sei mesi fa eravamo una Diocesi “normale”… (è seguito un lungo applauso dei fedeli, n.d.r.); tutto quel che è successo con la nomina dell’arcivescovo Bassetti a cardinale e la mia a suo ausiliare, lo capiremo nel tempo. Il Signore ci chiede, attraverso il Papa, un impegno non a fare bella figura, ma un impegno diverso, una comunione ecclesiale più profonda ed estesa, una missione più coraggiosa e creativa. Cerchiamo di rispondere insieme, perché a questo va data una risposta corale». E in fine, non si è dimenticato delle persone che non hanno potuto essere presenti in San Lorenzo, salutandole attraverso la diretta di «Umbria Radio», che ha ringraziato per il servizio svolto.