Perugia: per il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria è in gioco il “diritto di opinione”


“La legge Scalfarotto introduce il reato di omofobia in modi e termini così ambigui da rischiare di portare chiunque davanti a un giudice soltanto per avere una propria idea di famiglia”. Lo scrive il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria in una nota odierna a firma del presidente Ernesto Rossi, a proposito della presenza delle “Sentinelle in piedi” a Perugia sabato 7 giugno in piazza IV novembre. Nel documento, il Forum regionale afferma che con il varo della legge in questione “anche soltanto azzardarsi a promuovere la sola famiglia tradizionale, che è quella della nostra Costituzione, e da sempre la mission del Forum delle associazioni familiari, potrebbe essere tacciato di omofobia in quanto per sottinteso discriminante altri tipi di convivenza, dunque non per aver detto qualcosa contro qualcuno, ma solo per aver promosso un preciso archetipo di famiglia, e così, rischiare denunce penali fino a sei anni di reclusione”. Secondo il Forum, “la questione imperante dunque è quella del diritto di opinione; ad esempio di promuovere la famiglia tradizionale, di difendere la denominazione di mamma e papà al posto di genitore 1/2, di anteporre ai capricci degli adulti il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà e a essere educato nel rispetto dei principi etici, religiosi e culturali della famiglia d‘origine”.